Omelia per Pat

di Paola Brandano e tutti gli amici

 

Pat ci ha lasciato nel Novembre del 2010 e una grande folla di amici ed ammiratori si sono radunati al suo funerale nella chiesa di San Pantaleo per un commosso addio. Il prete officiante straniero, ha letto la seguente omelia:

Pat passed away in November 2010 and a large group of friends and admirers gathered at her funeral at the church in San Pantaleo for a sad farewell. The priest read the following obituary written by Paola Brandano:

Un saluto a nome degli amici

Si dice che noi impieghiamo la nostra vita a cercare il luogo dove siamo nati, il luogo cui apparteniamo veramente.  Pat lo aveva trovato. Arrivare a San Pantaleo era stato come giungere ad una destinazione ideale. Un luogo dell’anima.

Non avrebbe più potuto o voluto vivere fuori da questo paese, da quel microcosmo che aveva creato intorno a sé. La casa che nel tempo era diventata lo specchio della sua personalità artistica, il giardinetto con gli alberi di limone, i suoi amatissimi cani e gatti, fedeli compagni di tutta la sua vita. Le brevi uscite in paese, sempre più rare negli ultimi tempi segnati dalle difficoltà, di salute e non solo.

Pat ha amato profondamente questo posto e gli abitanti di San Pantaleo le hanno voluto bene. Hanno apprezzato la sua presenza discreta e la sua attività artistica, che ha contribuito fortemente alla crescita culturale del paese. Il nome di Pat Steele era legato indissolubilmente a San Pantaleo, era conosciuta come la pittrice inglese di San Pantaleo. Grazie Pat, hai reso onore a tutta la comunità.

Aveva molte amiche e molti amici.  Alcuni la conoscevano da quarant’anni, altri da pochi mesi. Tutti coloro che l’hanno conosciuta a fondo hanno scoperto una donna simpatica, dotata di grande umorismo, che affrontava la vita con un pizzico di fatalismo. Una persona mai banale con una fortissima personalità a dispetto della sua esilità fisica. Uno spirito libero, senza pregiudizi, con quella giusta dose di sana follia che l’ha aiutata anche nei momenti più difficili.

Gli ultimi tempi non sono stati facili. La salute era precaria e c’erano altre difficoltà quotidiane. C’era l’incertezza del futuro. C’erano delle abitudini che Pat non ha voluto o potuto abbandonare. C'erano le sue fragilità umane. Molte persone le sono state vicine fino all’ultimo, perché gli amici non si abbandonano mai. Gli amici si sostengono anche e sopratutto nei momenti più difficili.

Ora Pat, ti salutiamo e ti lasciamo andare. Ci prenderemo cura dei tuoi animali, dei cani Tara e Bampi e dei cinque gatti. Non saranno abbandonati.

Pat sei stata unica. Ti abbiamo voluto bene, ci mancherai. Ti ricorderemo con allegria.

God bless you

Paola Brandano

                                                                                       

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