Dino era molto affezionato ai suoi nipoti. Era
particolarmente felice con l’arrivo di Alessandro, figlio di Lorenzo,
l’unico dei sei nipoti a poter portare avanti il cognome “Camillo”. Dopo aver terminato la costruzione degli
appartamenti a Paliano ed aver venduto le sue quote di azioni del Motel
Boomerang, Dino e Rina si sono ritirati definitivamente nella loro casa di
villeggiatura a Santa Teresa di Gallura, nel punto più a nord della
Sardegna, di fronte alla Corsica. E’ un paesino molto bello con
spettacolare paesaggio e costa. Le rocce di Capo Testa vicino a Santa Teresa di Gallura Le rocce granitiche del vicino promontorio di Capo Testa ha dato ispirazione allo scultore inglese Henry Moore per le sue "modernissime" sculture. Qui sulle spiagge si possono vedere le colonne di granito appena abbozzate, pronte ad essere imbarcate per antica Roma, ma abbandonate chissà per quale motivo. Lorenzo trovò due monete romane proprio sulla spiaggia. Il traghetto che lascia Santa Teresa per Bonifacio in Corsica La vita a Santa Teresa è molto piacevole e Rina e Dino si
sono inseriti bene ricevendo d’estate i loro numerosi amici: Una coppia di Santa Teresa Erano ben voluti dalla gente del posto: dalla anziana
vedova, Assuntina, vicina di casa, al pescatore Luigi che abitava appena
più in là e li forniva di pesce fresco e la simpaticissima postina,
Antonella, che quotidianamente li teneva informati sulle vicende del
paese. Dino aveva anche una barca di legno, un gozzo, ed è
diventato un pescatore esperto spesso sfidando il mare grosso delle Bocche
di Bonifacio tra la Sardegna e la Corsica. Però a Dino non bastava passare il tempo pescando e
nuotando e così si è ritrovato a costruire di nuovo: prima tre
appartamenti, poi sette vicino al porto, quindi, insieme al fratello
Tarcisio, dieci vicino a casa sua. E infine ha comprato un vecchio
edificio in una delle strade principali, lo ha in parte demolito per poi
ricavarne tre negozi ed un mini appartamento. Il figlio non ha mai smesso di meravigliarsi come Dino
riuscisse a vendere gli immobili da solo, senza l’aiuto di agenzie
immobiliari, anche quando il mercato non tirava. Spesso vendeva “sulla
carta” e cioè prima che la costruzione fosse finita. A
volte, anche prima che fosse incominciato. Dino ispirava un senso
di fiducia e ha sempre rispettato i suoi obblighi e spesso i suoi stessi
clienti sono diventati amici cari, smentendo la spiritosa poesiola del
figlio: C’era un costruttore di Via
Sicilia, Se gli fosse stato dato l’opportunità, Dino avrebbe
ristrutturato l’intero paese. Ma, ancora una volta, Dino si è scontrato
con la burocrazia italiana, che gli ha causato dei ritardi infiniti.
Mentre aspettava il permesso, che non arrivava mai, per costruire un altro
blocco di appartamenti (ormai non si poteva più iniziare senza avere i
permessi) Dino e Rina si sono trasferiti in Australia dove hanno passato
momenti felici con i loro amici e parenti. Comunque, anche in vacanza,
Dino non riusciva a stare fermo, così ha seguito una costruzione (Villa
Venezia)
a Hervey Bay, per l’amico David Barro di Melbourne. Durante questo periodo, Dino ha incominciato ad avere
problemi di salute: aveva contratto l’artrite reumatoide. Le pesanti
medicine che doveva prendere per combattere questa malattia lo hanno
debilitato. Una volta rientrato a Santa Teresa, gli infiniti ritardi
nell’ottenere i permessi per il suo ultimo progetto, lo hanno
demoralizzato ed ulteriormente indebolito. Ha sviluppato una fibrosi dei polmoni che ha degenerato
velocemente. Dopo interminabili attese i permessi sono arrivati e Dino ha
incominciato a scavare le fondamenta. Il terreno, composto di granito, ha
richiesto l’uso della dinamite. Poco dopo, in dicembre 1993, Dino è
stato ricoverato al policlinico di Sassari dove il 24 gennaio 1994,
circondato dalla famiglia, la vita di Dino si è spenta. Uno dei suoi ultimi desideri è stato che i figli portassero a compimento il suo progetto. Ivana, che si era trasferita a Santa Teresa, ha portato avanti con l’aiuto del fratello, la costruzione degli appartamenti portando a termine tutta l’operazione, sicuramente sotto lo sguardo vigile di Dino.
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