Durante l’età del bronzo l’area del Veneto era abitata da un popolo
indoeuropeo, diverso dall’esistente popolo italico e dai Celti che
venivano dal nord, oltre le Alpi. Lo storico della Grecia antica, Erodoto del 490 a.c. considerava i
Veneti degli emigranti e li chiama “Illiri”, con probabile riferimento
alla loro vicinanza con la vicinia Illiria, la regione dell’odierna
ex-Yugoslavia. In effetti, questi popoli hanno spesso invaso il Veneto e lì
fondarono la città di Padova. In quella città, ancora oggi, esiste un
monumento con l’iscrizione “Tomba di Antenore”.
In larga parte i Veneti erano degli agricoltori, ma erano anche rinomati
per la tecnologia relativamente sofisticata di prodotti ornamentali in
vetro che insieme all’ambra venivano esportati fino in Grecia e Cipro.
Come abbiamo visto la posizione della regione del Veneto favorì il
commercio che aiutò certamente l’area a prosperare. Commerciarono anche
con le vicine terre etrusche e, fino a un certo punto, anche con le terre
oltrealpe dove il vino era apprezzato. Da queste ultime terre spesso
arrivarono gli invasori Celti. Questi popoli erano alti, chiari e con gli
occhi azzurri e sicuramente hanno lasciato le loro tracce genetiche nel
popolo Veneto. Non sappiamo molto degli antichi veneti, ma vi sono delle indicazioni
indirette. Nel secondo secolo avanti Cristo Polibio dichiara, “L’area
vicino all’Adriatico era abitato da un altro popolo molto antico, i
veneti. I loro usi e costumi si scostavano poco da quello dei Celti, ma
parlavano un’altra lingua”. I Celti venivano spesso descritti dagli antichi studiosi romani e da
Giulio Cesare in persona: un popolo alto con capelli biondi, modellati con
gesso per farli stare ritti per creare un aspetto che incuteva paura;
“perché avevano una passione per la guerra ed erano irascibili e sempre
pronti per una battaglia … e sempre pronti ad affrontare il pericolo,
armati soltanto della loro forza e la loro audacia”. Alessandro Il Grande, sicuro che la sua fama si era estesa fino alle
terre celtiche, chiese ai loro ambasciatori cosa temessero di più e fu
stupito sentendo la risposta, “La sola cosa che temiamo è che il cielo
si abbatta sulle nostre teste”. Una tribù celtica, i Boi, si
insediarono più a sud e fondarono la città di Bononia, più tardi
conosciuta come Bologna. Ecco l’origine del nome di questa città.
Un’altra tribù, i Cenomani, si insediarono nella zona tra Brescia e
Verona. Queste tribù scesero dal nord perché incoraggiati da un clima
migliore, dalle terre fertili e erano particolarmente attratti dall’olio
di oliva, i fichi e il vino. Plinio attribuisce a questo abbondanza il
motivo dell’invasione celtica della città di Chiusi. Con la prossimità dei celti a sud e ad ovest, vi fu certamente una
mescolanza tra i due popoli e una conseguente trasmissione di tratti sia
fisici che caratteriali. E’ interessante notare che i Celti arrivarono in Normandia in Francia
e fino alle isole britanniche dove geneticamente e linguisticamente le
loro caratteristiche rimasero inalterate fino ai giorni nostri. Alla fine
dell’Ottocento e inizio Novecento a causa di una grande povertà, molti
furono costretti a cercare fortuna in Australia, portando con sé i loro
tratti coraggiosi e spesso i loro tratti rumorosi. La nobile fama dei
soldati australiani e neo zelandesi (ANZACS) della prima guerra mondiale,
si può probabilmente attribuire alle origini celtiche. Nel 183 a.c., i romani fondarono una colonia nel territorio veneto, ad
Aquileia ed aiutarono i veneti a combattere gli attacchi dei celti,
chiamati “Galli” dai romani. I popoli veneti così subirono
l’influenza della legge e la cultura romana. E’ stata la posizione geograficamente stragtegica del Veneto con le
montagne, le colline, le pianure e l’abbondanza di acqua per la
popolazione industriosa a fare sì che il Veneto prosperasse. I loro porti
divennero importanti, posando le fondamenta per la futura grandezza della
loro capitale, Venezia. Venezia fu fondata nel sesto secolo d.c., quando il popolo residente del
Veneto fu costretto a rifugiarsi nelle
isole paludose della grande laguna scappando dalle continue invasioni dei
barbari dal nord. Lentamente Venezia crebbe e assunse potere ed espanse la
sua influenza fino alla conquista di Constantinopli
e la fondazione dell’Impero Latino d’Oriente nel 1204. Seguì
la lotta per il potere durata cent’anni con la rivale sulla costa
tirrenica, Genova.
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